Ristorante pellegrinaggio Chiampo

La grotta di Lourdes a Chiampo

Costruita da Frà Claudio Granzotto e benedetta con l’inaugurazione il 29/09/1935. è il richiamo principale per i fedeli, che già da subito nel Centenario Lourdiano del 1958 affluirono in ben 200 mila pellegrini. È difatti il fulcro di tutto il grande movimento religioso che si è sviluppato in questi ultimi decenni (riconosciuto anche dal Papa Giovanni Paolo II° con la di Frà Claudio il 20.11.1994). La Grotta, voluta come motivo devozionale per i ragazzi del Seminario Francescano, si è trasformata in centro di fede e mèta di pellegrini che si succedono incessantemente, facendo divenire storia la Profezia del Beato Claudio, che durante la costruzione della Grotta, quando sembrava venir interrotta da contrarietà insormontabili e restare quindi un sogno infranto, disse:

Questa grotta diventerà un luogo di preghiera, e qui verrà tanta gente, come testimonia la scritta vicino l’arco di entrata in marmo paglierino alla fine del viale alberato.

Il Beato Claudio con devozione e competenza la costruì come copia fedele e in dimensioni perfettamente uguali a quella di Massabielle in Francia, riproducendone “le sinuosità capricciose, le cavità bizzarre e gli strapiombi ‘di quella dei Pirenei’ “. Ha una larghezza max. di m.34, altezza di m.15 di roccia + m.4 di verde. È il risultato di 2 anni di fatiche e sudori, con materiale per 2000 quintali di cemento e tonnellate di ferro. Nel cavo della roccia è collocata la statua dell’Immacolata Concezione, scolpita da Frà Claudio (Prof. Riccardo Granzotto) in marmo di Carrara, suggestiva per l’ispirazione religiosa e la mirabile fattura tecnica. Secondo Carlotta Frattini, l’artista “infuse nel marmo la sua trepida venerazione alla Vergine ed anche qualche cosa della calma e della stessa serenità che egli aveva trovate nella vita claustrale.

La statua è alta m.1,78, ha una posa ispirata e come dice Ippolito Guggia “ha un’espressione di bontà, di sorriso e di grazia che incanta”. Mariano Apa rileva: “la statua rievoca la realizzazione ascesa dell’Immacolata. A mani giunte e viso proteso, occhi aperti in celestiale visione, sembra parlare e comunicare l’intercessione tra il Signore ed il fedele.”. Secondo Frà Claudio, la Signora vista da Bernardette doveva avere una forte espressione di grazia, un fascino sovrumano di estasi. Per questo se era stato meticoloso nel copiare la Grotta di Massabielle, si staccò invece decisamente dall’esemplare di Francia prodotto dallo scultore Prof. Giuseppe Fabich.

A completare l’ambiente davanti la Grotta, MONUMENTO a Bernadette Soubirous del 1942, costruito dallo stesso Granzotto, sepolto accanto alla Grotta medesima, in una tomba costruita nel 1980 su progetto dell’Ing. Ferruccio Zecchin, in occasione della riesumazione legata al processo di beatificazione, e realizzata in pietra bianca, nel luogo preciso dell’antica sepoltura, testimonia con le sue forme semplici la vita di Frà Claudio. L’immediato ambiente esterno è costituito dalla balaustra in marmo di forma circolare che recinge ed apparta la Grotta creandovi attorno una zona di raccoglimento e di silenzio, e dal “Parco Frà Claudio”, ora tramutato nella “via dolorosa o via crucis”, e ad un vasto cortile attorno al Monumento dell’Incoronata, alto m.7,50 uguale a quello di Lourdes e costruito nel 1954 a ricordo del Centenario del Dogma dell’Immacolata. È posto su un ceppo di marmo, e sul basamento che sostiene la Vergine si trova un pezzo di roccia di Lourdes.

Vicino troviamo poi il Museo padre Aurelio Menin, diviso in 10 sezioni. che raccoglie oltre la gipsoteca (raccolta di gessi) del Beato Claudio, anche tutto il patrimonio culturale suddiviso in:

  • GEOLOGIA APPLICATA (lastre marmoree);
  • MALACOLOGIA (collezione di conchiglie);
  • PALETNOLOGIA (reperti preistorici);
  • PALEONTOLOGIA (fossili);
  • ETNOLOGIA (raccolta di oggetti d’arte di vari popoli);
  • MINERALOGIA (minerali);
  • ZOOLOGIA (animali imbalsamati);
  • ARTI FIGURATIVE e della VALLE DEL CHIAMPO (opere artistiche ed artigianali).

La Grotta di Chiampo è diventata una sorgente di pietà mariana, ove i pellegrini ormai con flusso annuale di circa 850.000 incessantemente arrivano da tutta Italia e dall’estero intrecciandone preghiere e canti, e vengono a venerare Frà Claudio che, accogliendo il messaggio di Lourdes, visse nella preghiera e nella penitenza.
All’arrivo alla loro meta i pellegrini possono innanzitutto riposarsi e gustare anche l’ambiente che li circonda, che non a caso scelto dal Beato Claudio, rispecchia con lo sfondo dei colli circostanti delle nostre piccole dolomiti “i Monti Lessini”, il noto lembo dei Pirenei di Francia.
Dall’ampio parcheggio alla Grotta ci si può anche preparare in raccoglimento lungo il viale dei Cipressi che ricorda “la strada verso Dio, che con la nostra vita stiamo percorrendo”, per raggiungere il luogo di preghiera e penitenza.
E il tutto in mezzo a questo verde, al contatto della natura, alla luce e alla quiete, l’Uomo può riscoprire se stesso in mezzo a questa bellissima vallata, che in sintesi si può definire con “bellezza” e “fede”, che sono il volto e l’anima di questo luogo sacro.

Il nostro concittadino Giacomo Zanella lo ritrova nei suoi versi poetici, facendoci portare al nostro ritorno a casa un ricordo di tanta fede, arte e poesia, in mezzo a tanta pace, bellezza e quiete, che potrà essere guida sicura per il nostro cammino futuro.

 

Scrivi un messaggio

Privacy Policy

La grotta di Lourdes a Chiampo

Ci troviamo a 150 metri dal santuario La Piccola Lourdes del Beato Claudio. Vi accogliamo con varie tipologie di menù e con la nostra specialità: la paella di mare.

Ristorante “San Lorenzo” di Zanchi Mauro

Gentile utente, il nuovo sito Ristorante San Lorenzo non è navigabile con Internet Explorer.

Internet Explorer non consente di utilizzare soluzioni di design e funzionalità moderne.

Utilizza Google Crome, Mozilla Firefox o la più recente versione di Edge per una corretta esperienza di navigazione.